Dall'Albania la batteria a combustibile per cellulari
Data: Giovedì, 02 settembre
Argomento: Telefonia


La durata delle batterie ricaricabili aumenta, ma l'autonomia dei cellulari non segue linearmente questa ascesa. I terminali mobili sono infatti sempre più "assetati" di energia e l'industria cerca di soddisfare la richiesta con nuovi prototipi di batterie.

L'attenzione è concentrata in particolare sulle batterie a combustibile, ideate per l'alimentazione di veicoli con l'idrogeno. L'industria dell'elettronica di consumo segue attentamente lo sviluppo del settore e le prime batteria a combustibile potrebbero arrivare sul mercato nel prossimo biennio.

Senza idrogeno però: si tratta infatti di un combustibile infiammabile che mal si adatta ai dispositivi portatili. Sarà il metanolo ad essere utilizzato per le ricariche: prodotto dal gas naturale, questo alcol si combina con l'acqua contenuta all'interno della batteria per formare diossido di carbonio, ioni idrogeno ed elettroni.

Secondo il dotto Acker di MTI Micro, una piccola società albanese specializzata in batterie a combustibile, "i consumatori dovranno modificare le proprie abitudini d'uso, ricaricando regolarmente la batteria con il metanolo".

Mentre un prototipo di Hitachi prevede un serbatoio di metanolo grande quanto una pila AA, MTI sta sviluppando una batteria a combustibile con serbatoi piatti e quadrati che rendono il prototipo simile ad una normale batteria per cellulare.

"L'idea originaria delle batteria a combusitibile non era adatta ai dispositivi portatili a causa dell'utilizzo di piccole pompe per movimentare il metanolo" spiega Acker. "I nuovi prototipi cercano soluzioni alternative che rendono possibile la miniaturizzazione delle batterie".

Hitachi mescola direttamente acqua e metanolo, mentre Acker ritiene scorretto diluire il metanolo perchè così facendo si riduce la carica elettrica fornita dalla batteria. MTI Micro ha perciò sviluppato una batteria a combusitibile con una membrana di DuPont, azionista di minoranza della società.

La membrana lascia passare un po' di acqua alla volta, facendola mescolare al metanolo puro. L'idea sembra vincente e MTI Micro ha attratto, oltre a DuPont, anche altri investitori noti. Il più famoso è senz'altro Duracell, marchio "energetico" di Gillette.

"Duracell potrebbe in futuro vendere le ricariche di metanolo al supermercato, come oggi accade per le pile. Le ricariche dureranno molto e il costo di produzione sarà basso: il prezzo sarà dato soprattutto dai costi di confezionamento e distribuzione". Il metanolo costa infatti circa 25 centesimi al litro: con un euro, si può fornire energia per 10 anni ad un telefonino.

Entro fine anno, MTI Micro sperimenterà la batteria al metanolo su un lettore di codici a barre portatile. Hitachi ha invece fatto sapere nelle scorse settimane che la prima batteria al metanolo per cellulari dovrebbe essere venduta in Giappone entro la prima metà del 2005. /R3





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