Spamming: Vitaminic denunciata dalla Guardia di Finanza
Data: Giovedì, 04 novembre
Argomento: News


E-mail indesiderate inviate a 450mila persone. La societa' nega. Le accuse sono illecito trattamento dei dati personali, frode informatica e accesso abusivo a un sistema informatico

Milano, 3 nov. - (Adnkronos) - Reati informatici connessi alla violazione della privacy. A finire sotto inchiesta, a Milano, è Buongiorno Vitaminic, società quotata sul Nuovo Mercato e al Nasdaq. Per 450 mila indirizzi e-mail, gestiti illegalmente, l'azienda è nel mirino dei militari della Guardia di Finanza, nell'ambito di un'operazione che ha già portato alla denuncia del legale rappresentante e del responsabile del trattamento dei dati personali. I capi di imputazione comprendono l'illecito trattamento dei dati personali, la frode informatica e l'accesso abusivo a un sistema informatico. Finita nel registro degli indagati anche la società stessa come persona giuridica in base alla legge 231 del 2001 che impone la costituzione di modelli organizzativi per prevenire i reati. L'inchiesta, coordinata dal pm Gianluca Bragho', e' la prima nel suo genere. Nel corso delle indagini e' stato accertato che Vitaminic, incaricata di gestire per conto di un'altra impresa on-line, cioe' Internet Service, il database degli iscritti ad una newsletter, ha continuato a utilizzare il sistema informatico di gestione del servizio anche quando il suo contratto con Internet Service si era ormai risolto, inviando migliaia di e-mail pubblicitarie agli abbonati senza averne richiesto il consenso preventivo. Il risultato e' presto detto: in migliaia si sono ritrovati nell'impossibilita' di eliminare i messaggi non autorizzati che gli venivano inviati sulla loro casella di posta elettronica, e di cancellarsi dalla newsletter. Per Vitaminic, invece, la 'musica' era diversa. Secondo gli inquirenti la societa' aveva un vantaggio immediato e rilevante dal fatto di non pagare gli introiti al legittimo titolare del servizio internet e dalla diffusione a tappeto di messaggi pubblicitari relativi alla propria attivita'. Ai guai giudiziari ora si potrebbero aggiungere anche quelli legati ai risarcimenti. Gli elementi probatori sono stati comunicati anche al Garante per la protezione dei dati personali che ora dovra' pronunciarsi su una eventuale sanzione amministrativa a titolo di risarcimento danni, circa 250 euro per ogni comunicazione indesiderata. Intanto Buongiorno Vitaminic fa sapere in una nota che ''la società si dichiara tranquilla di poter chiarire completamente presso le autorità competenti la posizione propria e dei propri manager, che è assolutamente corretta dal punto di vista dei rapporti contrattuali con terzi, del rispetto delle normative della privacy, in generale, della fairness commerciale e professionale''.





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