Riappare Napster , ma ora la musica si paga
Data: Lunedì, 13 ottobre
Argomento: Internet


Roma - 13 ottobre 2003 -Il nuovo Napster é, come il suo celebre e defunto predecessore, libero e gratuitamente scaricabile in Rete. Ma ora i suoi nuovi utenti potranno usarlo soltanto per fare quello che in passato, proprio grazie a lui, avevano evitato di fare: pagare la musica. Al suo debutto in versione beta, il Napster 2.0, è apparso subito - in vista del lancio ufficiale previsto per il prossimo 29 ottobre - una sorta di guanto rivoltato rispetto al grande ribelle che fu.

E non solo perché adesso impone ai suoi nuovi seguaci di pagare (99 centesimi a canzone, in linea con gli standard imposti dal iTunes di Apple) per la musica che consumano. Il Nuovo Napster a pagamento é infatti accompagnato da una serie di partner e di sponsor che rappresentano pressoché l'intero Gotha dell'hi-tech e dell'entertainment. O, per meglio dire, tutti i più ovvi esponenti di quell'establishment tecnologico e musicale che aveva in tempi non lontani osato sfidare. Partendo da tutte le cinque "majors" musicali, con le quali Napster 2.0 ha siglato un regolarissimo accordo di compravendita per mezzo milione di pezzi musicali; e finendo con Microsoft che già ha annunciato la sua decisione di includere Napster nel suo Windows XP Media Center Edition 2004.





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